FONTE Greenpeace.org
Comunicato Stampa di Greepeace.
Greenpeace ritiene che il pacchetto di misure per il settore trasporti reso noto oggi dalla Commissione Europea manchi di una visione ambiziosa del futuro, fondata necessariamente su una mobilità alimentata da fonti rinnovabili e condivisa.
«Le misure previste dalla Commissione sono figlie di un’ossessione vecchia per l’autovettura con motore a combustione interna come mezzo principe per il trasporto dei passeggeri», dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. «I governi di molte città in Europa sono già anni luce avanti, e stanno denunciando le pressioni delle lobby dell’auto sulla Commissione. Solo con meno auto sulle nostre strade, un impegno fermo per alimentarle con fonti rinnovabili e maggiore accesso a modelli di trasporto intelligenti e condivisi l’Europa potrà centrare i suoi obiettivi sul clima e migliorare l’aria che respirano i suoi cittadini», conclude Boraschi.
I governi nazionali e il Parlamento Europeo hanno ora l’opportunità di modificare la proposta venuta dalla Commissione.
Greenpeace ricorda che dal 2013 nell’Ue le emissioni di gas serra dal settore trasporti sono costantemente aumentate. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, il trasporto su strada rappresenta il 73 per cento delle emissioni del settore trasporti; e il 44,5 per cento viene dalle auto private.
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