Pasquale Tarantino Piscitelli
Sono nato a Napoli nel 1967, la città più controversa d’Italia.
La mia famiglia raccoglieva una vera e propria tradizione. La mia nonna materna aveva fondato una sartoria molto nota in città, che aveva superato la Guerra indenne e si era proiettata verso la ricostruzione ed il boom economico attraverso la nuova imprenditorialità del tempo, fatta di forza, coraggio e creatività. Il testimone era poi passato ai miei genitori che avevano proseguito il lavoro attraverso i creativi anni settanta e i gloriosi e ricchi anni ottanta. I nomi della couture mi erano noti da sempre, quasi fossero persone di famiglia, ne ammiravo i figurini e studiavo i pattern; ricordo che a diciassette anni mia madre mi portò con sé a vedere quella che per me fu la prima sfilata: Yves Saint Laurent; in passerella abiti ispirati alla femminilità prorompente della Monroe vestivano in un caleidoscopio incredibile di colori accesi modelle come Katoucha, Amalia e Iman.
La mia formazione iniziale è però quella canonica per un ragazzo nato a Napoli. Innanzitutto gli Studi Classici per poi proseguire con la Facoltà di Giurisprudenza.
Al termine del percorso di formazione diciamo istituzionale, compiuto più per rassicurare la mia famiglia, scelsi di completare il mio bagaglio approfondendo i miei veri interessi: l’arte e la moda, rompendo gli schemi. M’iscrissi così all’Istituto Superiore di Design di Napoli, per poi trasferirmi a Milano e conseguire il Master in Fashion Design e Design management presso la prestigiosa Domus Academy di Milano, il primo obiettivo importante che raggiunsi. Milano era al massimo allora, Versace e Romeo Gigli imperavano su due fronti opposti e le Top Model affascinavano sui catwalk e le copertine.
Ben presto Milano mi dette la possibilità di collaborare con stilisti e aziende di altissimo livello sia in Italia sia all’estero, permettendomi di incontrare le personalità più forti del settore e anche quelli che non esito a definire dei geni, che indubbiamente lasciarono in me una fortissima impronta formativa. Tra i vari nomi sicuramente ricordo l’esperienza fatta in Versace, qui disegnai contemporaneamente gli accessori Uomo e la collezione d’abbigliamento Versus donna, linea precedentemente disegnata dalla Sig.ra Donatella cui subentrai, passata alla direzione artistica dell’intero progetto Versace. Erano anni in cui si ridefiniva l’intero progetto, c’era da raccogliere una grande eredità e lanciarla verso il futuro in un modo nuovo; un periodo eccitante e stimolante che mi dette tantissime soddisfazioni, la più grande sicuramente fu quella di portare la linea da me disegnata ad avere il sell-out più alto di tutte le linee della maison.
Le mie precedenti esperienze mi aiutarono certamente a conseguire un tale risultato. Gli anni passati a disegnare presso i nomi emergenti più stimolanti del panorama moda degli anni ’90 sono stati fondamentali per lo sviluppo completo della mia creatività e la formazione di un metodo ideativo efficace. Ricordo quanto fosse appassionante lavorare con Alessandro Dell’Acqua, per cui disegnavo l’uomo, sempre teso all’up-to-date e alla resa di un’immagine efficace in passerella. Ancora di più ricordo il senso dell’essere “lì dove stava capitando qualcosa d’importante” nel periodo di collaborazione con Carol Christian Poell. Uno dei pochissimi artisti veri nella moda, quasi misconosciuto al pubblico ma idolatrato dagli addetti ai lavori; con lui avevo studiato ed eravamo amici, disegnare e ricercare con lui era il naturale proseguimento dei miei pensieri, della mia voglia di andare oltre. Conservo ancora gelosamente una t-shirt realizzata insieme spalmando lattice naturale sulla garza e realizzando un pezzo unico degno di stare in una galleria d’arte contemporanea.
Dopo il lungo periodo in Versace, dove i viaggi di lavoro e le sfilate s’intrecciarono al glamour delle top model, di attrici e cantanti fui chiamato da altre aziende per seguire altri progetti e nuove sfide. Cominciò così il mio periodo da free-lance, maggiore autonomia e responsabilità e il definitivo espletamento della mia personalità professionale. Iniziarono le mie collaborazioni da Senior Designer presso il Gruppo Gilmar, dove ho disegnato prima la Victor Alfaro e poi la stessa Iceberg, ma anche le mie esperienze all’estero: Los Angeles con Henry Duarte, lo stilista visionario delle rock star americane, di cui seguii la prima sfilata evento a Roma nell’ambito della settimana dell’Alta Moda; ma anche la Russia e l’Oriente, con realtà di grandissimo impatto sul mercato, saranno per me momenti di confronto e verifica delle mie capacità.
Il naturale prosieguo fu a quel punto mettere in campo un mio progetto, meno commerciale e maggiormente sperimentale. La scelta fu non verso una linea avanguardistica ma davvero innovativa nel concetto. Nacque il progetto Puro Stile (P+S) dove i modelli, i colori seguivano un percorso “olistico” più che estetico, nell’intenzione di dialogare con l’anima e di rappresentarla all’esterno tutto era gioioso e powerfull e di forte impatto grafico. La stessa commercializzazione della linea avveniva in un modo allora ancora innovativo: via web; di fatto era la prima linea fashion venduta interamente on-line in Italia.
Risale a quel periodo anche la nascita di un mio personale discorso di ricerca artistica. Sotto lo pseudonimo di Dyonysos ho da allora realizzato dipinti e lavori concettuali in cui il colore e le materie parlano del mio mondo di suggestioni interiori, delle mie sensazioni più sottili che non è possibile esprimere a parole o nelle logiche della moda, per sua natura soggetta alle logiche di mercato. I miei dipinti sono alchemici e preziosi, vibrano di luce e di effetti insoliti; le tematiche sono simboliche, quasi delle icone ortodosse o degli stendardi votivi, ma la loro resa è contemporanea e pop. Sono angeli e dei di un mondo fuori dagli schemi, ancestrali e futuribili a un tempo; alcuni di questi lavori sono stati scelti per prestigiose mostre collettive a Milano e New York.
Gli ultimi anni mi hanno visto ritornare al mio vecchio amore: la couture, collaborando con sartorie e atelier di Napoli e Roma per abiti speciali e senza budget, disegnati per esaltare principesse e ricchissime ereditiere, veri sogni in tessuto. Parallelamente ho allargato i miei interessi verso altri ambiti, grazie alla mia formazione e le mie molteplici esperienze, sono nate felicissime interazioni in ambito del marketing creativo e la comunicazione oltre che alla realizzazione di Video musicali, redazionali e ideazione d’immagine globale in qualità di Art Director.
Moda e Creatività
Sono curioso di tutto e osservo continuamente la realtà che mi circonda; le persone per strada così come un discorso captato a volo o un passo di un libro può far nascere in me un qualcosa, un’alchimia che custodisco e lascio crescere affinché diventi l’ispirazione per un dipinto o per una collezione di moda. A volte l’ispirazione è immediata come una folgorazione, altre volte necessita di decantazione, altre ancora arriva in sogno come una visione da altri mondi, ma è sempre un momento magico in cui mi distacco e guardo tutto da un punto di vista privilegiato, differente da ogni altro, e tutto mi appare chiaro, già definito e resta solo da mettersi al lavoro per realizzarlo.
Fondamentale per me è l’espressività. Tanto nel disegnare, dipingere o mixare tessuti o capi cerco di esprimere sempre una sensazione, una suggestione. I tratti di matita sul foglio, con i loro differenti spessori e le loro sfumature, così come i tessuti e i colori o i volumi e le lunghezze possono rimandare a idee tra loro lontane ma che nel loro incontro, vere e proprie nozze alchemiche, fanno nascere qualcosa d’inaspettato, insolito e nuovo. La fascinazione, l’emozione e la suggestione sono in questo l’essenza del mio design e della mia creatività espressa.
Tutto può ispirarmi ma sicuramente sono maggiormente affascinato dall’arte, antica e contemporanea su tutte; ma anche la letteratura mi soggioga e fa volare alto la mia anima e con essa la mia immaginazione. Fortunatamente posso avvalermi di un metodo consolidato di progettazione che mi permette di condurre tutto a un esito effettivo senza che la ricchezza della suggestione iniziale si perda in mille rivoli. La mia formazione e le molteplici esperienze professionali mi permettono l’ideazione e lo sviluppo ottimale di progetti creativi in differenti ambiti e discipline. Ritenendo che non si sia mai arrivati o che si smetta di apprendere e arricchirsi, sono alla continua ricerca degli strumenti e degli stili che esprimano un lavoro di alta qualità e che produca una forte suggestione e impatto con la massima resa e funzionalità. Per questo sono un attento ricercatore e un avido collezionista di emozioni e sensazioni oltre che di libri e di arte, tutte fonti di nutrimento per la mia anima e la mia creatività.
info e contatti: p.piscitelli@yahoo.it
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